Costruire una società più aperta ed inclusiva si può. In un mondo segnato fortemente dall’individualismo, dalle divergenze, dalle barriere culturali, dagli stereotipi sui ruoli delle donne e degli uomini nella società e da incresciosi episodi di violenza, lo sport, grazie al suo potere e alle sue potenzialità, può attestarsi come l’interruttore del cambiamento. Tra i sostenitori di questa tesi c’è sicuramente il progetto In Campo Diversi Ma Uguali, un’iniziativa di OPES, Divisione Calcio a 5, AICEM e Sport Senza Frontiere ONLUS, che è finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità.
Nato per rispondere ad un’esigenza della società italiana, in colpevole ritardo rispetto ad altri Paesi sull’annullamento del divario di genere (secondo il World Ecnomic Forum, nel 2018, l’Italia si trovava al 50° posto di una classifica che prendeva in considerazione il gender gap in 144 Nazioni, mentre ora, dopo 2 anni, si registra una flessione che relega il nostro Paese in 77ª posizione), In Campo Diversi Ma Uguali sta realizzando su tutto il territorio nazionale campagne, eventi, attività ed incontri per sensibilizzare l’opinione pubblica. In occasione del 22 luglio, Giornata europea per le vittime dei crimini dell’odio, il progetto è entrato nei centri estivi e sportivi ed ha avviato un seminario online sulla parità in campo. Gli obiettivi di ogni iniziativa sono stati quelli di favorire riflessioni sulle ripercussioni dell’odio nella società e sull’abbattimento di quelle barriere culturali, figlie di un retaggio culturale anacronistico, che nulla hanno a che vedere con una società moderna.
Nei centri estivi e sportivi di Roma (Bracelli, Ostiense calcio, Tellene, Polisportiva Artena, Olimpic Sporting Club, Cocorito), Latina (Atletica Latina 80 e New Wonderland Colony), Nepi in provincia di Viterbo (Tennis Club Nepi e ASD Oltre Danza), Prato (Impianto sportivo Chersoni), Mazara del Vallo (Asd Only Happy) ed Aversa (Centro Sportivo Augusto Bisceglia), gli educatori, i formatori e i tecnici delle varie associazioni sportive dilettantistiche affiliate all’Ente di Promozione Sportiva hanno proposto giochi, attività ludiche e sportive, match ed incontri amichevoli per inculcare nei giovanissimi e negli sportivi quei valori positivi, come il rispetto e l’inclusione, che devono essere i capisaldi della società. Oltre alle iniziative nelle 4 Regioni coinvolte (Toscana, Lazio, Campania e Sicilia), In Campo Diversi Ma Uguali è stato replicato anche in Calabria. A Tropea, infatti, è andato in scena un friendly match di calcio a 5 con protagoniste due squadre miste. La validità di un progetto si può valutare anche dalla sua capacità di essere esportato e promosso in altri territori, come successo nella ridente località turistica calabrese.
L’iniziativa di OPES, Divisione Calcio a 5, AICEM e Sport Senza Frontiere ONLUS è stata protagonista anche di un webinar sul tema della parità in campo. A partire dalle ore 15:00, accedendo tramite il sito internet www.incampodiversimauguali.it, i partecipanti al seminario hanno potuto ascoltare le parole e le testimonianze di Campioni dello sport come Claudia Cesarini, olimpionica di pentathlon moderno, Emanuele Blandamura, campione europeo di pugilato, e Maria Moroni, prima donna ad essere tesserata per la Federazione Pugilistica Italiana, nonché prima boxeur italiana ad essere diventata professionista. Tutti gli atleti hanno concluso il loro intervento lasciando messaggi precisi ai più giovani e lanciando degli inviti, affinché ciascuna persona si impegni al massimo per accelerare quella rivoluzione culturale che serve al Paese.
“Il mio invito è quello di confrontarsi sempre e di accettare le sfide. Lo sport mi ha insegnato a vivere e fa parte della mia vita. Mi ha trasmesso tanto, ma soprattutto mi permette di affrontare le sfide quotidiane, come gli esami all’università, con un altro spirito. Ai più giovani dico: ponetevi sempre degli obiettivi alti.”
Claudia Cesarini
“Lottare sempre con preparazione, in primis la preparazione culturale che deve essere la base. Ai più giovani dico di non riempirsi la bocca con slogan o frasi ad effetto, perché non ha senso. Sicuramente lo sport e la cultura devono andare di pari passo e devono essere visti come un binomio vincente.”
Maria Moroni
“Non c’è bisogno di cercare con impazienza la grandezza, la fama o la ricchezza. La Terra ed il Sole non vanno di fretta, essi seguono la loro orbita con il proprio ritmo. Se il nostro Pianeta dovesse completare la sua rotazione intorno al suo asse in 3 ore, anziché in 24, allora sì che sarebbe un problema. La cosa più importante nella vita è trovare un cammino, sicuro e progredire con fiducia.”
Emanuele Blandamura
L’ultima parte del webinar, infine, si è focalizzata sui feedback e sull’interazione tra i panelist ed i partecipanti. Dal confronto, sicuramente costruttivo, nasceranno ulteriori iniziative che arricchiranno il progetto In Campo Diversi Ma Uguali e cambieranno la cultura del nostro bellissimo Paese.
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