Cala il sipario sul progetto In Campo Diversi Ma Uguali. Con il webinar del 10 dicembre, Giornata internazionale dei diritti umani, l’iniziativa di OPES, Divisione Calcio a 5, AICEM e Sport Senza Frontiere ONLUS, realizzata con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari opportunità, giunge al termine del suo cammino. Si spengono i riflettori, ma quello che è certo è che un piccolo seme sta germogliando e crescendo nella vita degli studenti coinvolti e di tutte quelle persone che, con entusiasmo e partecipazione, hanno seguito i percorsi formativi on-line.
Nel corso del suo viaggio, iniziato l’8 marzo 2019 e terminato 643 giorni dopo, In Campo Diversi Ma Uguali ha avuto il merito di coinvolgere gli alunni degli istituti secondari di secondo grado delle province di Firenze, Roma, Caserta ed Agrigento in merito ad un problema sociale: il divario di genere. Grazie ai contenuti prodotti dai teenager, al confronto generazionale, ai dibattiti aperti, alle iniziative realizzate su tutto il territorio nazionale in occasione di giornate particolari, agli appuntamenti formativi on-line e alla campagna di comunicazione e sensibilizzazione, il nostro Paese ha potuto compiere un passo in avanti nella creazione di una cultura basata sul rispetto delle diversità, sul contrasto ad ogni forma di violenza e sull’abbattimento di quei cliché e stereotipi che riguardano il ruolo degli uomini e delle donne, anche nello sport.
Evento conclusivo con 564 utenti e con la straordinaria partecipazione di Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero
L’evento finale è stato seguito da 400 persone collegate contemporaneamente (564 in totale). Un successo straordinario, sia dal punto di vista numerico sia dal punto di vista della crescita personale e collettiva. Due campioni come Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero, coppia mista del nuoto sincronizzato tesserata per il Gruppo Sportivo della Fiamme Oro, hanno arricchito il dibattito su come lo sport possa essere un valido strumento per colmare le diseguaglianze e, al tempo stesso, fornire un prezioso contributo al raggiungimento della giustizia sociale e all’affermazione di una società più aperta ed inclusiva. Le loro parole e le loro testimonianze hanno ribaltato i luoghi comuni sulle discipline per soli uomini e sole donne, sono state ottimi spunti di analisi e di riflessione, così come sottolineato dagli insegnanti e dagli studenti che hanno seguito il webinar, e si sono trasformate in conduttori di valori positivi. Gli inviti di Giorgio Minisini ad aprire la mente e di Lucrezia Ruggiero a non mollare mai, con ogni probabilità, si riveleranno fondamentali per la crescita psico-fisica dei giovani adulti.
Il webinar conclusivo è servito anche per fare il punto sul progetto e per conoscere meglio i protagonisti di questa lodevole iniziativa: gli studenti delle quattro scuole e i docenti che li hanno accompagnati, sostenuti, supportati e spronati ad affrontare il dibattito sulle diversità di genere. Sono intervenuti la professoressa Giusy Corbo del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Sciacca, in rappresentanza di tutto il corpo docente e dei dirigenti scolastici, e gli alunni Samuele Fazio di Sciacca, Emanuela Rosa Ruotolo dell’IPSEOA Villaggio dei ragazzi di Maddaloni (CE) e l’autore del logo del progetto Carlo Affinito, studente casertano.
Il presidente nazionale di OPES Marco Perissa, il direttore generale di Sport Senza Frontiere Onlus Sandro Palmieri e la presidente di AICEM Sara Massini, ai quali si aggiunge anche la Divisione Calcio a 5, ci tengono a salutare i teenager che con i loro contributi audiovisivi, fotografici e testuali hanno potenziato In Campo Diversi Ma Uguali ed affrontato con spirito critico e costruttivo il tema del divario di genere, i docenti e i dirigenti delle quattro scuole superiori. Infine, inviano un sentito e caloroso grazie agli atleti e ai loro gruppi sportivi che hanno risposto presente all’invito, a tutte le persone, alle scuole e agli alunni di tutta Italia che, pur non essendo stati coinvolti in prima battuta, hanno seguito l’ultimo webinar e i precedenti.
I riflettori si spengono. In Campo Diversi Ma Uguali si chiude, ma non terminerà qui il suo contributo alla costruzione di una società più aperta, inclusiva e priva di diseguaglianze. In primis, quelle legate al genere.